Recensione | Red Dead Redemption

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Prima di iniziare una recensione su un gioco di questo tipo, c’è da fare una precisazione: io, personalmente, non ho mai giocato un free roaming o un altro titolo Rockstar Games prima di Red Dead Redemption. Mi sembrava giusto avvertire, prima di scatenare critiche alle affermazioni che farò. Ora, detto questo, possiamo iniziare.

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Il gioco è ambientato nel selvaggio west, che ormai sta lentamente scomparendo: le macchine aumentano, la gente comincia ad usare moltissimo i treni e le città si trasformano notevolmente. I cowboy, quelli veri, rimangano ormai pochissimi, ed uno di questi è il nostro protagonista. John Marston è un ex bandito, costretto dal governo ad una missione molto particolare: per cancellare il suo passato, deve uccidere tutti i componenti della sua banda criminale. Nonostante l’idea di dare la caccia ai suoi vecchi amici e compagni non sia il massimo per John, deve farlo, in quanto gli agenti federali minacciano di far del male alla moglie ed al figlio. Inizia quindi per il nostro eroe, il cammino verso la libertà.

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Ogni storia che si rispetti ha un protagonista come si deve e questo è proprio il caso perfetto. John Marston è un personaggio carismatico, il cowboy con le qualità che ho sempre immaginato: determinazione, senso dell’umorismo, spietatezza nei momenti necessari e una dolcezza nascosta visibile solo alle persone care. Insomma, è davvero un piacere controllare un personaggio simile in un gioco come questo, ma il contorno? Gli altri personaggi della vicenda sono tutti ottimi e caratterizzati benissimo: avremo il comandante doppiogiochista, la cowgirl che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, il compagno di viaggio codardo, un vecchio pazzo e chi più ne ha più ne metta! Un cast davvero ottimo, tutto da scoprire.

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Il gameplay di Red Dead Redemption è tra i più divertenti e vari che abbia mai avuto modo di giocare. Avremo un numero sconfinato di cose da fare, nella maniera che più troveremo comoda. Innanzitutto, per spostarci velocemente, dovremo avere un cavallo, che potremo comprare o catturare noi stessi, cosa estremamente divertente se si pensa che poi ci toccherà domarlo. Una volta ottenuto il mezzo di trasporto, potremo andare nelle varie città tra America e Messico, impostando la destinazione sulla mappa e cavalcando fino ad essa, oppure accampandoci da qualche parte e scegliendo l’opzione “viaggio veloce”, per non affaticarci troppo. Nelle città ci saranno vari negozi e persone, tutte diverse da luogo a luogo. Anche l’ambientazione muterà più volte: avremo a disposizione colline, montagne innevate, deserti e campagne verdi. Potremo fare le cose più semplici come cambiare abito sbloccando i vari abbigliamenti presenti nel gioco, oppure dedicarci a piccole missioni di ogni genere, come catturare, uccidere, salvare, scortare o trovare qualcuno. Ci saranno anche minigiochi simpatici, come il tiro del ferro di cavallo o le partite a poker. Spesso ci ritroveremo a cacciare animali di ogni tipo, da cervi ad orsi, e a venderne le pelli, la carne o le altre parti del corpo nei negozi. Avremo addirittura la possibilità di fare dei veri e propri duelli in stile vecchio west! Ovviamente, tutto ciò che ho elencato fino ad ora, sarà oltre le missioni principali, che potranno riguardare il radunamento di mandrie o l’assalto ad un treno. Concludo dicendo che tutto ciò che faremo influenzerà un indicatore di “giustizia”, aumentando il nostro onore se decideremo di aiutare qualcuno o diminuendolo se uccideremo un innocente. Cosa volete di più?

Dal punto di vista grafico, Red Dead Redemption è quasi impeccabile. Il “quasi” è riferito ad alcuni cali di qualità, che vanno ad intaccare un gioco pieno di scene spettacolari, sia nei filmati che nelle normali sequenze di esplorazione. Purtroppo i bug sono frequenti, alcuni innocenti e altri che possono anche far morire il personaggio per una sciocchezza, cosa che rovina leggermente l’esperienza di gioco. Infine, la colonna sonora. Le soundtrack di sottofondo in tutto il gioco sono perfette per le ambientazioni fornite, ma alcune canzoni come “Compass” di Jamie Lidell o “Far Away” di Jose Gonzalez rendono le scene a cui sono affiancate davvero spettacolari. Il gioco si presenta molto longevo e giocabilissimo dopo aver finito la trama principale.

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Capirete, dopo la descrizione fatta, che Red Dead Redemption è assolutamente un gioco fantastico, con pochi difetti, legati sopratutto allo sviluppo più che al prodotto in se. Per quanto mi riguarda, è uno dei giochi più belli che abbia mai avuto modo di giocare e non mi vergogno a dirlo. Lo consiglio quindi a tutti quanti, senza differenza, perché persino a me che non sono un’amante del genere è piaciuto davvero moltissimo.

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