Console, sempre più features e meno emozioni

Oggi mi è venuto in mente un aspetto delle console, come Xbox One o Ps4, che mi ha fatto abbastanza riflettere.

Un po’ di passato

Alcuni di voi assidui lettori, forse già sapranno che ho iniziato a giocare con la famosissima playstation 1, stiamo parlando del lontano 1998…  iniziai a giocare ai primi videogiochi che i miei mi regalarono, e nonostante io non avessi mai visto nulla di simile, riuscivo a capire nonostante la mia fanciullezza, 7 anni ricordo, tutte le procedure per giocare  e mi divertivo, appena tornavo da scuola inserivo il disco nella console, accendevo e giocavo… nulla di più facile e questo, dal primo giorno in cui è entrata a casa mia fino al giorno in cui prendendo la playstation 2, queste due sony condividevano una intuitività che non ho più trovato nelle console successive, la playstation 3 e l’xbox 360 invece l’hanno quasi perduta, e più si va avanti più sembra peggiorare.

Nuove Features

Ora accade qualcosa di leggermente diverso, come detto, le console nuove hanno tante opzioni, features e quant’altro che non servono proprio per il gioco, l’xbox one, più della ps4 ci propone addirittura di vedere la televisione, ascoltare musica e poter fare videochiamate skype con gli amici, oltre che tramite un altro servizio poterne condividere i video del proprio giocato, oltre che grazie al kinect 2.0 poter comandare l’xbox con i comandi vocali, ma anche la PS4 ha le sue belle features un po’ particolari, come il tasto share che se premuto permette di condividere i propri contenuti di gioco con gli utenti del psn.

I difetti

Non ci vedrei assolutamente nessun problema, dico davvero, se non fosse che a parer mio queste features, a parte far spendere molti soldi alla Microsoft e Sony, quindi un prezzo maggiore delle console, comportano oltretutto un uso di risorse delle parti hardware come processore e ram, quindi rendendole meno performanti per il reparto dei giochi fine a se stesso,  in pratica, secondo la mia modesta opinione… se una console fosse fatta solo per giocare non avrebbe problemi a poter utilizzare tutto cio’ che ha a disposizione per appunto far “girare” meglio i giochi.

Invece sembra che le console cercano di entrare in concorrenza coi pc mettendo features simili ad alcuni servizi che si trovano giocando al pc… pero’ non saranno mai dei rivali diretti.

La cosa che pero’ mi lascia di più l’amaro in bocca è sicuramente l’istallazione iniziale dei giochi diventato quasi obbligatorio e si parla di diversi Gigabyte, l’aggiornamento della console indispensabile appena acquistata, che se non hai la connessione ad internet in quei giorni hai un costosissimo soprammobile. Oltre agli aggiornamenti del firmware delle console per evitare la pirateria, come se introdurre il multiplayer anche nei giochi che non richiedono non fosse un buon espediente.

Opinione

Secondo la mia modesta opinione, magari un passo indietro in queste piccole cose… insomma, non so a quanti giocatori medi importi condividere la propria esperienza di gioco coi propri amici o sentirli via skype… anzi, molti giochi necessitano di un’atmosfera che solo un silenzio tombale e una luce inesistente possono dare, e non parlo dei giochi pseudo horror che ormai dilagano come il colera nel Bangladesh, ma dei giochi che hanno una colonna sonora godibile, un gameplay galvanizzante e una storia da far riflettere per giorni, dialoghi ben scritti e doppiati… in un gioco simile l’ultima cosa che vorrei udire, magari nella scena madre, dove si ha il classico nodo in gola, gli occhi che iniziano a bagnarsi di lacrime che vorrebbero suicidarsi creando dei rivoli sulle nostre guance e la faccia che inizia a bruciare e arrossire per l’emozione, è sapere che un amico mi invita a parlare su Skype, magari per invitarmi a giocare a tutt’altro.

Non so, forse sono io che sto cercando di rimanere incatenato ad un passato che è scomodo per le multinazionali dei videogames, le stesse che hanno rubato l’anima ai miei beniamini dell’infanzia, lasciandoli vagare senza uno scopo, senza le loro emozioni, senza la loro vita. Gli stessi produttori che stanno mungendo mucche ormai pelle e ossa e colle mammelle incancrenite da un’eccessiva e spropositata mungitura come per spremere l’ultima goccia di guadagno, fino a che, malate di morte le lasciano agli ultimi stremati e strazianti muggiti, che, come nei romanzi di samurai, avendo perso l’onore chiedono una nobile morte,  ma negata e abbandonate in un antro oscuro senza una degna fine, in futuro prendendo la pelle e impagliandola di banconote, dei giocatori ovviamente, riproporranno queste mucche ormai vuote, senza un minimo di animo, come un teatrino tetro in bianco e nero, dove il nostro protagonista, eroe d’infanzai, mostra occhi spenti e inespressivi, inizia a piangere dolore, per voler tornare ad essere colui che beava di spensieratezza i nostri sogni di bambini,ma non possono, gli hanno spezzato gli arti, per non poter scappare e sorretti da dietro le quinte da un burattinaio che odia i videogiochi e non ne ha mai giocato uno che vede solo il vile denaro, cercano di essere sfruttati negli spin off o nei battle game come il noto Battle Royale per PS3.

 

Conclusione

A questa situazione io rispondo con l’amore, l’amore per le trame, l’amore per le console, l’idolatria per i protagonisti, il rivedere volta dopo volta i nostri beniamini che ci portano in formidabili avventure, come bambini quando giocavamo con la fantasia non avendo in mano sostanzialmente nulla… e vivendo emozioni che solo i bambini possono provare, non ci vogliono grafiche fotorealistiche, o miliardi di poligoni, come il bambino che con un bastoncino in mano fantasticava, rendendolo qualsiasi utensile volesse, con un controller in mano, noi diventavamo la mente pensante dei nostri beniamini e insieme a loro vivevamo una realtà irreale, mano nella mano, passeggiavamo in mondi inesistenti, ma per noi, più vivi e popolati che mai,  detto tra noi, un po’ d’evasione dalla vita reale non fa altro che bene, passando per emozioni molto più adulte, scoprendo e capendo cio’ che ci circonda con gli occhi dei personaggi che fanno la storia, se per avere cio’ dovro’ fare un passo indietro, cioè il retrogame, e sia.

Non per denaro, assolutamente, ormai il retrogame a certi livelli è più caro del currentgaming, ma per una ricerca di emozioni, di suoni, di una nostalgia che mi pervade ogni volta che rivedo video di vecchi giochi. Tanto, abbiamo giocato a molti giochi della nostra infanzia, ma di sicuro non a tutti, proviamo a diventare degli amanti del retrogaming, dei giochi che hanno segnato la nostra infanzia e dei loro vicini di scaffale, magari solo un po’ sfortunati, gli eterni secondi, coloro che se fossero usciti magari solo in un mese diverso sarebbero stati nella nostra collezioni, ma anche loro sapranno farci gioire e soffrire insieme.

Un saluto da Marcospin