L’importanza di chiamarsi Final Fantasy

lightning-returns-final-fantasy-xiii_Playstation3_cover Poche ore fa, sul sito ufficiale di Square Enix, sono comparse le copertine per PS3 e 360 di Final Fantasy XIII : Lightning Returns, titolo atteso (devo ancora capire da chi…ma va bene) per il 14 febbraio 2014. Il focus dell’articolo tuttavia non sarà sulla trama del gioco o su quanto figo sia l’ultimo trailer rilasciato, bensì sulla copertina del titolo.
La copertina in un gioco ricopre un ruolo fondamentale : ok che non si giudica un libro dalla copertina o una persona da come è vestita, ma in ambito videoludico ed in riferimento a determinate saghe la faccenda è del tutto differente. Prendiamo per l’appunto in esame i giochi della saga di Final Fantasy, le cui copertine sono diventate un vero e proprio status quo.

Minimali…semplici…con la loro monocromia bianca dietro al solo logo del gioco. E da che mondo e mondo tutto ciò ci è sempre bastato, tant’è che da quel logo artisticamente stilizzato abbiamo imparato a fantasticare sulle gesta che da lì a poco avremo intrapreso. Ma questo prima di uno stravolgimento che ha visto cambiare tutte le carte in tavola di una saga trentennale…dal tipo di protagonisti (Snow…Serah O.o), sempre più idol giapponesi e sempre meno carismatici, alle trame che rasentano il ridicolo fino ad elementi come appunto le cover. Può sembrare un qualcosa di trascurabile ma il cambiamento anche di questo aspetto non fa altro che togliere un altro punto fermo alla serie, quasi come se volessero allontanare Final Fantasy dalle sue radici e dai suoi fan più accaniti per avvicinarlo ad una nuova utenza di videogiocatori (basta vedere cosa stanno combinando con FF XV !!). Una nuova fascia di videogiocatori che non ha granché a cuore le trame ben ordite e un character design d’alto livello, ma che si lascia facilmente accalappiare da una copertina colorata e a suo modo epica.

Mettere una ragazza affascinante sulla copertina di un titolo tripla AAA sa tanto di operazione commerciale studiata a tavolino e la cosa, seppur insignificante nel contesto generale di una saga allo sbando totale, fa quanto meno riflettere…o perlomeno a me suscita certi pensieri.