[MULTI-GAMER] Pirateria

[ MULTI-GAMER ] PIRATERIA

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Bentornati a tutti, cari lettori, come ogni settimana siamo nuovamente qui a trattare un argomento caldo!  Forse l’ argomento più delicato nel mondo videoludico, un problema che sin dagli albori delle console ha diviso il pubblico videoludico! Parliamo di pirateria. Buona lettura!

AKEMIMAS: 

La pirateria è forse uno degli argomenti più delicati e difficili da trattare del campo videoludico, tuttavia cercherò di esprimere la mia opinione in modo chiaro ed inequivocabile.
Innazitutto c’è da dire che io sono nata alla fine degli anni 90, quando avere una Playstation modificata era una cosa comunissima. Persino i negozi ti offrivano modifiche a prezzi stracciati e pacchi di CD per masterizzare allegramente i giochi, che pagavi magari 50 euro in blocco risparmiandoti il costo ben più elevato dei dischi originali. Tutto questo, però, avveniva nel più completo silenzio. Se un amico ti chiedeva «Ma tu hai la play modificata?» , difficilmente dicevi si, anche se era vero. E questo non perché te ne vergognassi o simili, anche perché se quella stessa persona veniva a casa tua vedeva chiaramente che i giochi non erano originali, ma più che altro perché avevi la paura costante che qualcuno ti sentisse e ti facesse «denunciare». Almeno, così succedeva da me.
Al giorno d’oggi non è più così. Esistono intere comunità e siti specializzati in modifiche, masterizzazioni e mercato digitale illegale. Ho infatti notato che più che la pirateria su console fissa, ora si tende a concentrare tutte le proprie forze su computer e console portatili, in particolare quelle di casa Nintendo. Non avete idee di quanta gente conosca che ha una R4 piena di giochi di DS e 3DS. E non avete idea di quante volte mi abbiano dato della sfigata perché io non ne ho una.
Ecco, appunto, io. Parliamo di come mi rapporto io alla «pirateria». Diciamo che qualche volta ne ho fatto utilizzo (non mi nascondo, sarebbe da ipocriti), più che altro per giochi che non mi fidavo completamente a comprare. In ogni cosa, subito dopo aver giocato il titolo, se mi è piaciuto corro a comprarlo in modo fisico o comunque legale. Tuttavia rimango dell’avviso che sia una cosa a metà tra l’errato ed il giusto.
La pirateria nasce come mezzo per «non pagare ciò che è caro» e ci sta. I prezzi aumentano a dismisura e le console costano già un botto di per se. Il ragionamento è «non lo pago, così risparmio». Si, ma sai che quei soldi che tu togli potrebbero impedire lo sviluppo di altri giochi in futuro? Il mercato del videogame si basa su ciò che i videogiocatori acquistano e senza di noi le software house non potrebbero campare. Ergo, è da stupidi pensare che sia giusto «piratare» per risparmiare.. perché se si continua così non si avrà più nulla neanche da piratare.
Voglio concludere qui, non ho una mia opinione finale sull’argomento, a volte mi sembra sbagliato ed altre giusto, a volte mi sembra stupido ed altre… stupido. Tutto qua.

BAFFO_MORETTI: 

A differenza di quello che molti credono la pirateria è nata con la nascita stessa delle console domestiche, o meglio è nata con la diffusione delle console. Difatti già all’ epoca del NES vi erano molti metodi di recuperare cartucce di provenienza non proprio legale, ed è proprio per questo che per correttezza dovremmo dividere in due macro categorie la pirateria: Quella da bancarella, e quella d’ élite.
Difatti oggi giorno noi intendiamo la pirateria come la copia masterizzata o scaricata illegalmente di un titolo, ma non è sempre stato così. Difatti a metà anni ’80, con la nascita del Nes, molti paesi, nei quali Ninetedo aveva deciso di non distribuire le proprie console, dovettero ripiegare su una soluzione di dubbia legalità. Ovvero le società di componenti elettronici o giocattoli, decisero di clonare l’ hardware della macchina Nintendo, in modo da poterla distribuire nel proprio paese, come Cina e Russia. Per intenderci stiamo parlando delle console clone che possiamo trovare nei supermercati come la polystation. In molti casi Nintendo non poteva neanche avanzare causa lega ai produttori in quanto in quelle nazioni non vi era un deposito di brevetti. Ovviamente anche il software dei giochi venne clonato, per non incappare in cause legali alcune volte veniva sostituito il titolo e alcune componenti del gioco , ma il titolo era in tutto e per tutto identico all’ originale, in altri casi invece si voleva far passare il gioco come un titolo nuovo anche se di base si manteneva lo stesso software, ovviamente con risultati imbarazzanti, che stravolgevano il concept di gioco. A causa del costo di produzione notevolmente più basso rispetto a gli originali,e anche alla qualità costruttiva, questi software e hardware, costavano notevolmente di meno, e diedero inizio alla tendenza delle console votate al risparmio, anche se c’è da dire che, almeno in europa, non erano tanto diffuse. I primi casi di pirateria “moderna” li si possono riscontrare con la generazione successiva, il Nintendo SNES, difatti su questa console approdarono, alcuni hardware che permettevano di copiare i contenuti delle cartucce all’ interno dei floppy, e far partire il gioco scaricato all’ interno di essi, anche in questo caso la pirateria non ebbe un grande successo in quanto il supporto floppy non permetteva di salvare l’ intera rom e la divideva su più dischi rendendo ogni partita un via vai di rimozione e inserimento di dischi, che spesso si danneggiavano e causavano la perdita di dati. C’è da dire però che grazie a queste apparecchiature oggi giorno possiamo trovare in rete quintali di rom altrimenti difficilmente reperibili.
Ma con l’ avvento della playstation il discorso cambia, difatti nel mercato videoludico si fa posto il CD-rom, un supporto economico che permette il salvataggio di una mole di dati veramente enorme per l’epoca e dal costo irrisorio. Anche in questo caso, ovviamente la playstation, non fu la prima a utilizzare questo supporto con relativo software pirata, ma la sua grande diffusione gli decretò il titolo di console Piratata per eccellenza, colei che sdoganò la pirateria ad evento di massa. Bisogna aprire una piccola parentesi, difatti fino a quel momento le console che utilizzavano il supporto cd difficilmente avevano un sistema anti-pirateria e quindi bastava masterizzare infilare il titolo nella console e giocare, Sony tento di arginare il problema inserendo delle protezioni software all’ interno del firmware della console, ma a causa della “semplicità” hardware della stessa il “problema” fu aggirato con una modifica hardware, che consisteva nel saldare un chip contente un firmware modificato nella piastra madre. Questa modifica non era semplicissima ma chiunque con un po di dimestichezza con un saldatore poteva farsi avanti. Per questo nel giro di pochissimo tempo la maggior parte degli utenti con un esborso minimo per la modifica aveva pieno accesso al parco titoli Soni con poche migliaia di lire. Difatti se un titolo originale si aggirava attorno alle 100.000 lire quello pirata si recuperava con circa 10.000 lire e a differenza del passato non vi era alcun compromesso, i titoli venivano clonati 1:1, l’unico compromesso era quello collezionistico  ma di cui parlerò dopo. Cambia il supporto ma non la sostanza, difatti con l’ avvento delle sesta generazione non vi furono grandi stravolgimenti se non per il fatto che anzichè cd si masterizzavano dvd. La pirateria di terza generazione subentra con l’attuale generazione. Difatti con l’introduzione massiva di internet nelle nostre case, viene sdoganato il fenomeno dei software P2p, che ci permettono di scaricare illegalmente software film musica e ovviamente giochi, le console dal punto di vista hardware non sono più semplici e non basta saldare un chip, ma fatta la legge trovato l’ inganno, difatti a causa della semplicità di connessione tra console e rete pc, si è iniziato a lavorare direttamente sul software della stessa, senza bisogno neanche di masterizzare il gioco su un supporto ma semplicemente trasferendolo all’ interno dell’ hard disk della console. Per quanto sembra tutto più semplice rispetto al passato, le console sempre connesse a internet e i continui aggiornamenti delle stesse hanno permesso alle hardware house di arginare questo problema, difatti continui aggiornamenti non permettono di mantenete una modifica standard, anzi le console realmente modificabili sono molto poche, certo ci sono ma in numero nettamente minore rispetto al passato. Tutto un altro discorso per il mercato Pc dove la mancanza di degli standard costruttivi ha dovuto far ripiegare le software house a inserire delle protezioni all’ interno del gioco stesso, ma molti pirati con esperienza in programmazione aggirano il problema e rilasciano versioni facilmente scaricabili e installabili sui nostri pc.
Cosa aggiungere a questo excursus della pirateria…
Credo che un po tutti abbiamo avuto a che fare con essa sopratutto in passato, quando era quasi una moda, io personalmente da appassionato di elettronica e informatica sono sempre stato incuriosito da questo fenomeno, ma da appassionato videoludioco, ho sempre comperato i giochi vuoi per la mia mania di collezionistico  ho sempre acquistato i titoli perchè, non dobbiamo dimenticarci che quella videoludica è un industria, e nel bene o nel male ha bisogno di denaro per poter sviluppare i titoli. Non fermiamoci a guardare le grandi software house, quelli i soldi li hanno, e i grandi ceo e dirigenti, hanno le spalle coperte, quello che si va a rovinare con la pirateria è tutto l’ indotto che gira attorno, da chi fabbrica le custodie, stampa copertine, ai gestori dei negozi, insomma piove sempre sul bagnato. Non voglio fare la morale a nessuno ognuno è libero di fare ciò che gli pare, ma la prossima volta che aprite emule, fermatevi un secondo a ragionare, su chi state colpendo la software house o tutto un indotto di persone che esattamente come te casomai tira a campare con uno stipendi normalissimo? Lo so i giochi costano cari, e a volte la voglia di giocare un titolo è tanta, ma c’è sempre il modo di risparmiare qualche euro, rimanendo nella legalità, poi scusate se mi girano un pò quando vedo persone con un iphone da 600€ scarpe da 200€ tutti i sabati sera il cinquantello per uscire, e poi mi sento dire ah i giochi li scarico perchè costano troppo…