Recensione | Crysis 3

Scheda recensione Crysis 3

Dopo il recente Crysis 2, sviluppato da Crytek e prodotto da Electronic Arts, non poteva mancare il sequel che avrebbe ripreso la storia di Prophet in continua lotta per salvare il mondo dalla minaccia della Cell.
Crysis 3 è arrivato sugli scaffali il 21 Febbraio 2013 su PC, PS3 e Xbox 360 pronto a raggiungere le vendite (o a superarle) del suo predecessore. Il gioco ci vede di nuovo nei panni dell’ex marine Prophet. Chi ha giocato il capitolo precedente saprà chi è questa persona.
Il gioco saprà soddisfare i palati di tutti gli amanti degli FPS? Saprà attirare una nuova schiera di utenza? Dirlo senza analizzare il gioco è assurdo, quindi, vediamo come si comporta il titolo.

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Trama

La trama è abbastanza semplice: Prophet deve salvare nuovamente il mondo dalla minaccia della Cell, mega corporazione che ha fatto di New York una zona divisa in sette parti. Queste sette parti vengono chiamate “Le sette meraviglie”. Ognuna è diversa dalle altre, tuttavia hanno una peculiarità che le rende molto simili tra loro: sono ricoperte da una fitta vegetazione e da una distruzione totale.
Il gioco inizia in modo concitato: Prophet si ritrova prigioniero della Cell. Non si ha idea di come siano riusciti a renderlo vulnerabile e ad intrappolarlo senza difese. Quando tutto sembrava perso, Psycho, un vecchio amico di Prophet, riesce a mandare a segno una missione di recupero con la sua squadra.
Dopo il recupero dell’ostaggio, il gioco ha il via per iniziare: partirà così una lunga ed estenuante lotta contro la Cell per liberare New York e il resto del mondo dalla loro oppressione. Un colpo di scena si opporrà al vostro cammino, portandovi a pensare che il genere umano e quasi arrivato all’estinzione.

La trama è abbastanza abbozzata, molto caotica e confusa: molte volte ho faticato a capire che piega avrebbe preso la trama, mentre in alcune occasioni mi è stato difficile assorbire tutte le informazioni che il gioco dava al protagonista.
Nella trama stessa ho trovato anche dei buchi: si saltano alcune parti… Questo rende difficile capire il verso senso della trama. Per carità, la trama è buona, tuttavia non lascia quel senso di sorpresa al giocatore. Se la stesura fosse stata diversa e molto più dinamica, sarebbe stato molto meglio e anche più fruibile. Nel corso dell’avventura sarete sorpresi da un paio di colpi di scena che ammortizzano un po’ la trama fin troppo semplice.
Tutta l’infrastruttura della storia guadagna un senso alla fine del gioco. Pochi minuti che lo rendono il momento più bello del titolo.

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Gameplay

Ormai la filosofia degli FPS la sappiamo tutti, tuttavia nel lontano 2007 con l’arrivo del primo capitolo della saga, Crytek diede una ventata d’aria fresca inserendo alcune interessanti novità.
Al gameplay vennero aggiunte due ottime feature che hanno fatto la fortuna della saga. Si tratta della nanotuta. Questa “armatura” futuristica, sviluppata da una grossa multinazionale, permette di rendersi invisibile e circondarsi di una corazza protettiva nel momento del bisogno.
La nanotuta è gestita da un energia ricaricabile: ogni volta che si farà uso di una delle due abilità, l’energia tenderà a consumarsi. Non è il solito bonus da usare fino allo sfinimento: bisognerà sfruttarlo con parsimonia e con un minimo di tattica.
Altra feature del titolo di Crytek è la possibilità di moddare l’arma sul posto. E’ possibile cambiare in battaglia le varie parti dell’arma: mirino, canna, silenziatore, proiettili, cadenza di fuoco e così via.
Nel corso dell’avventura, Prophet avrà a disposizione l’arco: quest’arma molto potente potrà essere equipaggiata in battaglia con la possibilità di cambiare le punte delle frecce. A seconda di chi combatterete, potrete scegliere quattro tipi di frecce: le classiche frecce, esplosive, elettriche e a frammentazione.
Come se non bastasse, per chiudere il grande ventaglio delle interessanti feature del gioco, ci sarà la possibilità di potenziare la nanotuta: nel corso dell’avventura vi sarà data la possibilità di guadagnare punti esperienza per sbloccare dei bonus che vi daranno accesso a potenziamenti che vi faranno diventare ancora più forte e distruttivo.
La consolidata esperienza first person shooter è rimasta invariata: si spara e si corre al riparo per riprendere energia, oppure, con le feature, rendersi invisibili e assaltare il nemico alle spalle.
Purtroppo il tutto diventa ripetitivo e stucchevole dopo poco tempo. Gli scontri saranno sempre identici, l’IA dei nemici rende l’azione meno frenetica e interessante. Le basi per un FPS di buona qualità ci sono, tuttavia non riesce a immettere niente di innovativo in un genere che è stantio da tanti anni.
La difficoltà dei combattimenti è davvero molto bassa: anche a livello difficile, il gioco tende a scadere troppo nella facilità e di conseguenza, nessuna sfida che impone al giocatore di impegnarsi.
Quindi, il mio consiglio è di partire dal livello più alto per rendere l’avventura più gradevole e impegnativa.

Quello che ha fermato Crytek nell’innovare il gameplay è stata ormai la formula rodata degli FPS. Se avessero tirato fuori qualche nuova idea avrebbero potuto fare il colpaccio, tuttavia non hanno rischiato e si sono ritrovati con un gameplay che ha un sapore simile a serie milionarie come Call Of Duty e Battlefield.
Altra nota dolente va all’IA, troppo indecente per lo standard dei giochi odierni.

Il gioco ha al suo arco il single player, nonostante il comparto online viene reso molto più intrigante. Sono presenti diverse modalità che variano da i classici deathmatch a squadre fino a modalità inedite per il titolo di Crytek.
Alcune modalità sono davvero interessanti, però le mappe sono molto caotiche. Il multiplayer è molto frenetico, quindi sarà difficile capirci qualcosa con tutte quelle nanotute. Non mi spingo oltre nel comparto online perchè non ho avuto modo di provarlo.

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GRAFICA

Si vede dal primo sguardo al gioco che i ragazzi di Crytek si sono impegnati sul comparto grafico. Il gioco gira con gli ormai 30fps, tuttavia garantisce una resa grafica incredibilmente dettagliata per le console current-gen.
Veder girare tutta quella roba su una 360 ti fa chiedere… che diavolo di engine hanno questi tizi? Il tutto in modo ironico. Colori, texture, modelli poligonali, vegetazione, illuminazione, tesselation, lens flare … tutto riprodotto nei minimi dettagli.
Si fatica a distinguere su quale piattaforma gira il gioco(il gioco viene fatto girare con il mastodontico Cry Engine 3). Tutto questo è notevole, tuttavia non mancano cali di qualità soprattutto nelle animazioni. Molte volte i personaggi si comportano in modo troppo legnoso rendendo il tutto meno realistico con il pad alla mano. Nota dolente va anche alla fisica: calciare un barile e farlo volare oltre i 10 metri (in verticale) è un qualcosa che ti fa ricredere su tutto.
Non voglio cercare il pelo nell’uovo, ma se tutto fosse stato lavorato in finezza, ne sarebbe uscito un comparto grafico eccelso.

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SONORO

Dopo aver analizzato i primi due punti del gioco, è il momento di passare al comparto che rende un gioco ancora più vivo ed emozionante. Il sonoro di Crysis 3 è molto buono. Si va dal doppiaggio rigorosamente in Italiano fino alle Soundtrack.
Spendiamo quattro parole su tutti i punti che riguardano questo reparto.
Possiamo partire da doppiaggio: la qualità è buona, le voci sono molto coerenti con i personaggi che vedremo nel corso dell’avventura, tuttavia vengono a galla problemi di espressione della voce.
Nei momenti molto più concitati, il parlato sembra solo una normale chiacchierata, mi spiego nel dettaglio: non danno quel senso di pericolo o difficoltà, non accentuano su questi stati, ma rimangono neutri a quello che li circondano.
Tutto questo non si vede nell’intero corso dell’avventura, però avrete modo di farvi un idea quando sentirete con le vostre orecchie quello di cui parlo.
Passiamo al sonoro delle armi. Qui ci siamo, le armi si comportano in modo egregio, il feeling è ottimo e ci si sente veramente in un campo di battaglia. Purtroppo il sonoro ambientale è buono, ma non si spinge oltre. Se fosse stato caratterizzato meglio avrebbe fatto immergere il giocatore maggiormente nel contesto.
Chiudiamo con le Soundtrack, pilastro centrale nelle cut-scene del titolo. Queste sono dei capolavori. Crytek ha inserito delle colonne sonore magnifiche che risaltano l’atmosfera e le cinematografiche sezioni guidate del gioco.

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LONGEVITA’

La longevità del titolo non supera le 7-8 ore di gioco, comprese le cut-scene. La maggior parte del tempo la si impiega nel finale per raggiungere a piedi o veicoli terrestri, zone molto lontane nel mezzo del campo di battaglia(a mio modesto parere è la parte migliore del gioco per via della grande libertà d’azione).
Il gioco non coinvolge del tutto, tuttavia riesce a farsi giocare dall’inizio alla fine. Nelle battaglie contro i boss, l’azione diventa più intrigante, ma dopo averli fatti passare a miglior vita, si ritorna alla ripetitività.
Non è molto godibile a chi non predilige gli FPS perchè porterà inevitabilmente alla noia dopo poco tempo, quindi astenetevi voi non amanti di questo genere.
Per chi si chiedesse… “il titolo si farà rigiocare?” Posso rispondere con un sì. Nel gioco sono state inserite delle missioni secondarie che portano l’utente a svolgerle, e se in tal caso le ignorerete, potrete sempre rigiocare il single player per completarle.
Se avrete completato anche queste missioni o incarichi secondari potrete gettarvi a capofitto nel comparto online. Qui la durata del titolo si allunga notevolmente, ma questo lo avrete già letto nel corso della recensione.

Siamo qui per dare una risposta e non per dilungarci scrivendo delle pergamene di 10 metri, quindi, tiriamo le somme.
Il titolo in questione è un buon gioco. Mostra i muscoli con i comparto grafico eccezionale, una cura nei dettagli maniacale e colori vivissimi. Gameplay rodato del genere FPS con tutti i pregi e difetti della saga di Crytek. Sonoro discreto, ma con picchi di intensità raggiunti con le SoundTrack.
Online che allunga la longevità del gioco e ci trasporta nel mondo di massa delle nanotute e armi futuristiche.

Voi vi chiedete… “perchè dovrei comprarlo?”
3 Semplici punti che potrebbero portarvi all’acquisto o a tenervi a debita distanza.

Pro
-Buona trama con alcuni colpi di scena…
-Comparto grafico che ci porta ad assaporare la next-gen.
-Online che da longevità al titolo.

Contro
-… ma piuttosto piatta a lungo termine.
-IA dei nemici deficiente.
-Gameplay poco innovativo.

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