Recensione | Murdered: Soul Suspect

 

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Qualcuno di voi ha mai provato quella terribile emozione chiamata “delusione”? Quella delusione che scaturisce da un titolo che magari aspettavi con ansia e che si è rivelato non essere all’altezza delle tue aspettative? Ecco io si, ed è accaduto proprio con Murdered: Soul Suspect. Fu annunciato all’E3 2013 nelle conferenza Square Enix, che infatti ne è il publisher, e fu probabilmente il gioco che più mi incuriosì di tutto l’evento. Per mesi ho atteso news, per settimane ho atteso la data di uscita ed ora mi ritrovo a parlare con voi di un gioco che ha preso tutte le mie aspettative e le ha buttate nel cestino della spazzatura. Ma cominciamo la recensione.

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Ronan O ‘ Connor è un uomo dal passato travagliato che entrerà in polizia spinto dalla moglie Julia. In seguito alla sua morte, Ronan si troverà solo e dovrà lavorare su una serie di omicidi di giovani ragazze tutti commessi dallo stesso assassino: il Killer della Campana.
Una volta scoperto che il killer si trova in un appartamento, Ronan lo raggiungerà per arrestarlo ma verrà scaraventato giù dalla finestra dallo stesso ed in seguito trivellato di colpi di pistola al petto. La sua vita avrà così fine. Ma no, il gioco non finisce certo così. Questo, in realtà, è solo l’inizio. Ronan non può passare nell’aldilà fino a quando non conclude la sua missione terrena: catturare l’assassino. E per farlo avrà bisogno di sfruttare i suoi poteri da fantasma e dell’aiuto di una medium, Joy, che è alla ricerca della madre, coinvolta a sua volta nella ricerca del killer.
La trama di Murderd è molto semplice e scorre bene, tuttavia non è nulla di eccezionale o mai visto e proprio per questo motivo risulta alle volte prevedibile. Neanche i personaggi spiccano per la caratterizzazione, tranne il protagonista che invece è particolarmente interessante e carismatico.

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Essendo una storia di investigazione, la maggior parte del gameplay ruoterà attorno al cercare indizi sulle varie scene del crimine e associarli fra loro per ricostruire gli eventi. Se nella fase di investigazione sarà impegnativo trovare tutte le prove utili, in quella di deduzione il giocatore verrà estremamente facilitato dal sistema di penalizzazione completamente assente. Avremo infatti tre tentativi disponibili per concludere l’indagine, ma una volta sbagliato anche il terzo non verremo in alcun modo sanzionati e sarà possibile continuare ad andare a tentoni fino a quando non arriveremo alla soluzione. In un gioco che basa la sua intera natura proprio su queste fasi, ho trovato a dir poco scandoloso che il giocatore possa sbagliare all’infinito e questo ha nettamente abbassato il mio impegno nei confronti del titolo, dato che potevo far tutto senza temere di essere penalizzata.
Vi saranno anche delle fasi stealth, che si baseranno sullo sfruttare dei residui delle anime passate per nascondersi da una serie di demoni che tenteranno di ucciderci … di nuovo. Questi demoni potranno essere evitati oppure aggirati e annientati alle spalle.
Salem è una città abbastanza ampia e piena di collezionabili. Molti di questi rimanderanno a delle storie secondarie che, una volta raccolti tutti gli oggetti collegati, potranno essere ascoltate. Altri invece andranno più nello specifico dei personaggi, dando ulteriori dettagli sulla vita di Ronan, Julia o su alcuni colleghi di lavoro. La raccolta è abbastanza lunga e non tutti i collezionabili saranno facilmente scovabili e questo è un ottimo pretesto per esplorare bene la città. Potremo anche sfruttare la possibilità di Ronan di possedere umani e animali per ascoltare pensieri o infiltrarci in zone dove il nostro fantasma non può entrare.
Ultimo, ma non meno importante, elemento del gameplay è la presenza di missioni secondarie nelle quali dovremo indagare sulle circostanze della morte di alcuni cittadini di Salem o su alcuni misteri irrisolti della loro vita, in modo da permettergli di trapassare.
La longevità complessiva, esplorando bene le varie aree, non supererà le 8 ore, il che è un bene se si pensa che il gioco ha un sistema abbastanza ripetitivo e che una lunghezza eccessiva avrebbe solo potuto annoiare.

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Ora devo parlare del vero tasto dolente di Murderd. Sapete tutti benissimo che non faccio troppo caso alla grafica no? Ebbene, nonostante il gioco non sia degno di girare su console next-gen e che si ponga solo su una media qualità per le console di old gen, il comparto estetico generale è piacevole da vedere, sopratutto per l’atmosfera (anche se molti elementi sembrano incollati allo sfondo). Tuttavia, le animazioni sono legnose ed i personaggi, eccezione fatta per Ronan, sono quasi inespressivi.
Se si va a guardare poi il comparto tecnico, si cade nell’indecenza. Il gioco ha frequenti cali di frame-rate, bug nascosti, bug molto evidenti come persone che pur non essendo fantasmi attraversano i muri o personaggi che teoricamente sarebbe trapassati ma che ti ritrovi dopo poco di nuovo al loro posto. Per non parlare di alcuni filmati che vengono ripetuti più volte anche dopo molto che il pezzo in cui erano stati visionati la prima volta è stato superato.
E per quanto riguarda il sonoro? Peggio di peggio. Il doppiaggio è spesso fuori sincrono con i movimenti del personaggio, i toni di voce usati non sono adatti alla situazione rivelandosi troppo alti o troppo cupi in situazioni che richiederebbero l’esatto contrario e la colonna sonora è quasi totalmente assente, tranne che per poche tracce ripetute all’infinito.
Nemmeno i sottotitoli sono stati ben fatti, essendo a volte il contrario di quanto detto dal personaggio o con la presenza di parole completamente sbagliate grammaticamente.
C’è una cosa che nel 2014 non posso sopportare ed è proprio questa poca cura in un gioco che arriva ai 70 euro di vendita sugli scaffali.

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Tiriamo le somme: Murdered è un gioco con un grosso potenziale ma mal sfruttato. La trama è abbastanza banale, nonostante il protagonista ne renda piacevole lo svolgimento, il gameplay è ben curato ma troppo semplice e a tratti ripetitivo, il comparto tecnico è un disastro quasi totale ed il sonoro è lasciato allo sbaraglio. Un gioco da 70 euro quindi? Assolutamente no. Attendete un abbassamento di prezzo o sfruttate qualche offerta e recuperatelo, ma solo in tal caso. E sopratutto non createvi aspettative simili a quelle che avevo io, perché ne rimarreste profondamente delusi.

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