Recensione | Tales of the Abyss

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Lo so,IO Ector sto scrivendo una recensione…aspettarsi sempre l’inaspettabile u_u

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La serie di Tales of seppur molto sottovalutata in territorio europeo,è certamente una delle saghe ruolistiche all’orientale più solide e varie del mercato. Oggi si parla di Tales of the Abyss ovviamente,ottavo capitolo del brand action RPG di casa Namco uscito su PS2 esclusivamente in america e giappone ma giunto presso lidi europei grazie a un porting su 3DS nel 2012. Avviso sin da subito: Il 3D è una merda,è invasivo e non ha senso di esistere. Se c’è un motivo valido per acquistare questo titolo su 3DS qualora aveste avuto la fortuna di giocarlo su PS2 è il supporto dato a Namco,così facendo magari anche noi sfigati europei potremmo godere di più capitoli nei nostri negozi e magari localizzati in lingua italiana (Eh no TotA non lo è 🙁 ). Nella probabile ipotesi che non abbiate avuto modo di godervelo a suo tempo,vi invito a restare e scoprire i motivi per i quali uno dei migliori capitoli della serie andrebbe assolutamente reperito.

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Le trame della serie a dire il vero non sono mai state niente di memorabile,apprezzabili si ma anche molto ispirate da brand ben più popolari come Final Fantasy. In questo TotA non manca qualche somiglianza con il JRPG made in Square (E col settimo capitolo in particolare) ma…..wow. E’ tutto quello che direte una volta arrivati ai titoli di coda,l’avventura del nobile (Di nome ma tutt’altro che di fatto) Luke Fon Fabre dopo poco riuscirà davvero a prendervi e a trasportarvi lungo le 50 ore di storia principale. Nel corso di quest’ultima i protagonisti avranno si il solito compito di salvare il mondo ma nel caso di TotA la situazione è diversa: Il gruppo verrà letteralmente immerso in una situazione disperata dove ad ogni soluzione sorge un nuovo problema e neanche il tempo di riacquistare la speranza che quest’ultima svanirà in un istante,inoltre spesso arriveremo a chiederci se il nostro nemico sia effettivamente nel torto,se il problema di un mondo soggiogato dal desiderio di onniscendere al proprio destino non risieda in coloro che abusano di tale possibilità. La Score non è altro che una profezia,annunciata da una profetessa in un era perduta e tramandata grazie a delle pietre sacre nelle quali è possibile scorgere il futuro di ogni singolo essere vivente. L’istituzione religiosa dominante,avendo il monopolio su questi manufatti,crea il suo gregge intorno all’eredità della profetessa. Le guardie cittadine,i negozianti e persino i membri del nostro party. Tutti usufruiscono della Score e ben pochi non ne divengono dipendenti.

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Immaginate di avere la possibilità di sbirciare nel vostro futuro: state per puntare tutto su un progetto molto importante che potrebbe cambiare la vostra vità,una di quelle situazioni da tutto o niente,non vi piacerebbe sapere se avreste successo o meno? E se una volta data una sbirciata alla profezia quest’ultima dicesse che grazie ad una determinata condizione il vostro progetto avrà successo? Non cerchereste di rispettare la condizione? Indubbiamente molte persone una volta costatatane la veridicità inizierebbero presto a usare abitualmente una simile risorsa,per usare le parole di un personaggio del gioco: La Score è una droga,un elisir per i deboli. L’uomo è per sua natura debole,ha bisogno di certezze,di essere guidato e la Score promette questo,se farai quello che ti dice ti donerà una vita priva di imprevisti. Ma se un giorno scoprissi che per raggiungere il tuo scopo dovrai sacrificare milioni di vite? Dopo anni di dipendenza è possibile ragionare di fronte a una simile condizione? Qui non si parla di salvare il mondo,bensì di cambiarlo. Le tematiche trattate (Che non si limitano a quella principale sopra descritta ma spaziano fra cruenti scenari di guerra fino alla ricerca di un motivo per vivere) e i numerosi colpi di scena,un pianeta che non si limita a emulare le caratteristiche della Terra ma che crea leggi naturali,fenomeni propri e culture specifiche e un grandissimo protagonista in grado di far immedesimare all’inverosimile il sottoscritto grazie ad un percorso evolutivo umano e convincente per di più contornato da un cast ricco di ottimi personaggi sono i motivi per il quale questo Tales of difficilmente potrà essere rimpiazzato da un altro capitolo sul gradino più alto del mio personalissimo podio. Per come ne ho parlato in questa lunga digressione la trama sembrerebbe materiale da 10…..

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…Beh,no. Ahimé un paio di difetti non mancano. Passi un po’ di lentezza narrativa nelle fasi iniziali,passi addirittura l’eccessivo backtracking (Mica tanto! Le città son parecchie ma potevano evitare tutto sto di andirivieni!) ma sfortunatamente il fantastico incipit poteva essere sfruttato meglio. Per carità,la sceneggiatura e l’intreccio rimangono notevoli e le scene di una certa intensità non mancano (Tra cui il semplice ma potentissimo finale) ma si ha come la sensazione che manchi qualcosa,che il tutto sarebbe potuto essere ancora più d’impatto. Non ne faccio poi una così gran colpa,trattare un simile argomento in un videogame,specie per un team che ha sempre puntato tutto sul gameplay,non è per niente facile e comunque ribadisco che se la sono cavata bene. Alcuni potrebbero lamentarsi della mancanza di abbondanti scenette comiche come da tradizione della serie (Presentate sotto forma di dialoghi opzionali)…è vero. Non che manchino del tutto (L’immenso Jade Curtiss e la sua sottile ironia vi strapperanno qualche sorriso ve lo assicuro) ma sono indubbiamente molto ridotte rispetto agli standard,comunque se avete letto le premesse avrete capito che le atmosfere più scanzonate di un Tales of Symphonia o Graces non si sposerebbero granché bene con il tutto.

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 Ok basta narrativa,vai col gameplay! Cosa vi aspettereste da un RPG classico? Una mappa del mondo vasta e con tanto di segreti e subquest (Veicoli annessi ovviamente)? Varietà di negozi dove acquistare armi,armature e potenziamenti? Un profondo e flessibile sistema di avanzamento con un bilanciato livello di grinding? O dei dungeon abbastanza ispirati e conditi con qualche piccolo enigma (Fin troppo piccoli a dire il vero…)? Beh TotA ha tutto questo,magari non offre il meglio mai visto sotto ogni singolo aspetto ma c’è davvero poco di cui lamentarsi. Se c’è un elemento del gameplay che invece è da sempre sinonimo di qualità assoluta e indiscutibile all’interno della serie si tratta del sistema di combattimento. 

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Scegliete 4 tra i 6 personaggi giocabili disponibili (Tutti molto validi da usare e ben differenziati per ruolo),decidete quale controllare e lasciate gli altri 3 a una buona intelligenza artificiale amica (Comunque personalizzabile tramite un sistema di gestione tattiche) e una volta entrati in contatto col nemico (Esatto,niente incontri casuali) daremo il via alla fase di battaglia,attenzione a non farvi cogliere alle spalle o la formazione della squadra verrà sfasata.
Non c’è moltissimo da dire,il Linear Motion Battle System (Per l’esattezza la versione di Tales of Symphonia riveduta e perfezionata) seppur più antiquato rispetto a quello dei capitoli recenti della saga,si è conservato parecchio bene. Sempre divertente e veloce,ci trasporterà in un’arena virtuale dove in tempo reale potremo mazzuolare con stile i nemici tramite la pressione dei tasti A e B (Rispettivamente adibiti agli attacchi base e alle tecniche) che in combinazione con il direzionamento della levetta analogica offriranno un’ampio spettro di mosse che (Nel caso delle tecniche) assegneremo noi per ogni singola direzione tramite un apposito menù. Nel porting per 3DS è inoltre possibile utilizzare il touch screen per usufruire di altre 4 tecniche,il che aumenta ancor di più la varietà degli scontri. Y aprirà il menù,stoppando l’azione e dandoci la possibilità di selezionare strumenti,ordinare ai nostri compagni di utilizzare una determinata tecnica,reimpostare le tattiche,fuggire ecc.

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Ci sono tanti e vari aspetti del combat system di cui preferisco non specificare troppo (Come le fondamentali abilità passive sbloccabili di livello in livello) ma preferisco concludere la parte dedicata al gameplay con 2 delle cose più fighe:
– Le Mystic Artes Ovvero tecniche devastanti e spettacolari utilizzabili una volta riempita un’apposita barra
– I Field of Fonons (FoF) Non starò qui a spiegare cosa sono i fonons ma sappiate solo che durante la battaglia,utilizzando una tecnica legata a un determinato elemento,avremo la possibilità di far apparire un cerchio sul terreno colorato in base all’elemento richiamato,se riusciremo a eseguire una tecnica legata a quell’elemento all’interno di esso quella tecnica diverrà “completa” e assisteremo a una sua versione potenziata ed “elementalizzata” (Inutile dire che si spaccheranno culi a raffica). Se poi pensate che per vincere non basterà affatto premere tasti random ma sarà necessaria una buona dose di buon senso e un minimo di riflessi…Insomma,che altro volete?!

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Tecnicamente parlando siamo messi proprio bene. Per un titolo PS2 portato su 3DS il risultato è piuttosto soddisfacente anche se rimane ancora un po’ di amarezza per il pessimo 3D,se sfruttato al meglio sarebbe riuscito a dare sicuramente un ottimo senso di profondità alle ambientazioni. Ben fatti i filmati in stile Anime anche se davvero pochi. Mentre il sonoro è…anche qua su buoni livelli. Motoi Sakuraba ha confezionato una soundtrack piena di brani adatti a qualunque contesto,alcuni semplicemente d’atmosfera mentre altri decisamente più incisivi (Tra cui i vari battle theme gasanti un botto). Su ottimi livelli il doppiaggio inglese,voci adatte e performance convincenti anche se minate a tratti da un po’ di asincronia col labbiale in alcune scene.

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E’ stata una lunga recensione ma Tales of the Abyss ha meritato ogni ora spesa a stendere queste righe. Se le premesse per un eccellente GDR ci sono tutte,ciò che lo renderà memorabile saranno la trama,i personaggi e il sistema di combattimento. Non vi mentirò,ho avuto i miei problemi con questo titolo non privo di difetti che sa riprendersi più e più volte ma non riesce a spremere al 100% le fantastiche premesse dando comunque tanto nel corso di un’epopea splendidamente sceneggiata e realizzata. Una delle migliori esperienze narrative della sesta generazione,uno dei protagonisti migliori che abbia mai impersonato in un videogioco,uno dei migliori giochi ruolistici che abbia giocato negli ultimi anni…..forse in assoluto.

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