Pubblicità “pomposa”

Denaro3

Quando si crea un prodotto per poterlo vendere è importantissimo saperlo pubblicizzare a dovere, non dico questo da esperto di marketing, anche perché non lo sono, ma non credo che ci sia bisogno di grandi dottori per poter affermare quanto ho detto. Ogni prodotto che viene immesso negli scaffali ha un certo rincaro proprio dovuto al denaro speso dall’ azienda per far conoscere al pubblico lo stesso: Spot televisivi, giornali, internet, conferenze, molti recensori… Con voi vorrei soffermarmi in particolare su un mezzo che le aziende, sopratutto quelle videoludiche, hanno: Le conferenze.

Molti di noi si fanno venire le isterie pre parto, doglie, visioni mistiche, nella attesa della prossima conferenza Sony, Microsoft, Nintendo o quello che vi pare, il motivo è semplice. Attraverso questo metodo di comunicazione le aziende possono mostrarci maggiormente il gioco dimostrandoci direttamente e spesso in anteprima il nuovo titolo che hanno pensato per noi. Ma sapete, mai come in questo periodo ho notato quanto questo genere di pubblicità può essere a doppio taglio, difatti se nel guardare un semplice spot televisivo lo spettatore è portato per natura a dire: Si va beh, quella è la pubblicità è normale che fanno credere che il titolo è la madonna scesa in terra. Durante una conferenza il pubblico è più portato a credere che quello che si sta vedendo, un sorta di mezzo di informazione sul titolo e quindi siamo tutti, o quasi, a pendere dalle labbra del CEO di turno che, attraverso fasi di gameplay, ci dimostra quanto la sua ultima creatura sia perfetta tecnicamente, innovativa e emozionante. Così che crea delle aspettative nella nostra mente più “vere” rispetto a quelle che un normale spot potrebbe trasmetterci.

Il fatto è che con questa “politica” di comunicazione si hanno delle responsabilità non indifferenti, difatti se un gioco non si dimostra all’ altezza di uno spot televisivo il tutto finisce in un enorme “bolla di sapone” quasi come se ormai è normale essere bersagliati da pubblicità ingannevoli. Tutta un’ altra storia per quanto riguarda le aspettative disilluse in seguito alle belle parole spese durante le conferenze. Difatti il pubblico tenderà a sentirsi più tradito, quasi come se il proprio beniamino avesse tradito la propria fiducia. E si questo, questo è il classico metterci la faccia. A volte la colpa è più nostra che loro comunque, in quanto è normale che in entravi i casi l’ azienda in questione stia cercando di vendere il proprio prodotto e come tale cerca di “pompare” all’ inverosimile la propria creatura. E per il gioco psicologico: Conferenza = Informazione, le vendite quadruplicano.

Ma come dicevo all’ inizio questa è un arma a doppio taglio, perché se la software house è in grado di mantenere ciò che ha promesso la sua strada sarà totalmente in discesa anche per gli anni a venire, ma se “toppa” allora li è la fine. Non c’è cosa peggiore, la rabbia dei clienti aumenta a dismisura, non guardando in faccia più nessuno “demolendo” sia ciò che del titolo è ben realizzato, sia la parte tanto discussa. Un titolo che per certi aspetti può essere un buon titolo, se non mantiene le aspettative che aveva promesso viene bollato come “gioco di satana”.

L’ esempio più lampante che mi viene in mente è: Destiny. Questo Fps/Rpg/mmo/ e chi più ne ha più ne metta, che ha fatto molto parlare di se nel periodo precedente all’ uscita. Difatti Activision all’ annuncio aveva più volte affermato di come questo titolo fosse rivoluzionario e avrebbe scosso le fondamenta del genere F.P.S. Molto probabilmente perché le parole: Rivoluzionario e Innovativo sono le uniche due parole che un azienda può pronunciare all’ annuncio di un nuovo F.P.S per non essere paragonato a tutti i costi a CoD. Forti di queste parole tutti gli utenti, tranne i più scettici, (che nella maggior parte  dei casi sono solo dei cinici che devo sparare a zero su tutto quello che esce tripla A perché loro sono innovativi e anche se non hanno ancora giocato il gioco loro lo sanno perché bla.. bla.. bla..) iniziano a riempire il mondo del web con le loro aspettative screen del gioco e citazioni di interviste allo sviluppatore. Ma poi quando il gioco esce su gli scaffali il pubblico si spezza in due: Quello che lo odiano alla follia e quelli che lo adorano. Secondo me li i problemi sono stati due: Il primo è che Activision ha tentato di rendere commerciale un gioco, passatemi il termine, alla “Diablo” che ha delle meccaniche che di commerciale non hanno nulla (questo casomai lo approfondisco in fase di recensione), ma sopratutto per aver disilluso tutta quella parte di pubblico, che forte delle parole spese in una conferenza, aspetta tra le sue mani un gioco che davvero poteva essere qualcosa di mai visto prima. Quindi ricapitolando hanno attirato e disilluso la peggiore mossa che si poteva fare. Così che anche quello che di buono il gioco poteva portare è passato in secondo piano, e anche se il gioco nel suo genere è di altissimo livello, curato e ben realizzato il pubblico lo ha bollato come titolo di merda. O meglio un titolo traditore.

Secondo me se a quella ormai tanto discussa conferenza avessero detto: Stiamo creando un GdR/Sparatutto con un forte elemento cooperativo (BORDERLANDS per intenderci) con una ambientazione mozzafiato, con un gamplay FPS di altissimo livello come Bungie, forte della sua esperienza sa creare, beh le cose secondo me sarebbero andate diversamente. Oggi saremo qui a parlare di come questo titolo è stato realizzato con cura e c compagnia bella.

Ecco perché la pubblicità è un arma a doppio taglio. Anche se la colpa spesso è anche nostra che continuiamo a non capire che conferenza e pubblicità ormai sono diventati la stessa cosa e come tale è normale che vogliono venderci a tutti i costi un prodotto utilizzando termini che il pubblico vuole sentirsi dire!