Giochi Indie, una valida alternativa?

Se vi trovaste nel salone principale di una convention  di videogiochi , e sentiste signori e ragazzini parlare di giochi con nomi come Minecraft, To the Moon, Slender o Amnesia, Journey, Super Meat Boy, Plants vs Zombie, Terraria o In verbis virtus, dovreste sapere che tutti questi giochi anche se diversissimi tra trame, ambientazioni, temi trattati, gameplay, hanno pero’ in comune l’origine, sono tutti stati sviluppati da team di sviluppo indipendenti.

 

Con l’avvento del digital Delivery e piattaforme come Steam su Windows e presto su Linux, Playstation Store o Xbox Marketplace sulle rispettive console, si sono unite due caratteristiche che fino a poco tempo prima sono stati degli ostacoli quasi invalicabili per dei ragazzi che lavoravano in un team di sviluppo indipendente, ossia i costi per la visibilità e di pubblicità e il costo di produzione del supporto fisico, custodie, libretti. Con l’avvento del digital delivery e delle community sopra citati, i prezzi di visibilità e pubblicità praticamente decimati e il costo del supporto fisico, custodie, libretti, spedizione e spese varie, azzerati, questo incentivo ha fatto proliferare un mercato ogni giorno sempre più ricco e variegato di videogiochi indipendenti.

Alcune caratteristiche che spesso possiamo associare ai giochi indipendenti sono i costi mediamente inferiori in confronto ai giochi non indipendenti, la possibilità di reperirli quasi sempre con pagamento digitalizzato e, il rovescio della medaglia, che non hanno pubblicità al di fuori della rete e non si trovano nei negozi convenzionali.

Dopo queste piccole definizioni e affermazioni generali legate all’universo Indie, possiamo tornare alla domanda del titolo, ossia, un gioco Indie, puo’ essere un’alternativa a molti giochi “classici” da scaffale delle più note catene di videogames?

La risposta ovviamente è soggettiva, dipende da cosa il giocatore vuole dal videogioco, se pero’ pensa che sborsare 60 o 70 euro al lancio per un videogames sia eccessivo puo’ provare, munito di carta di credito, postepay  o paypal ad avventurarsi nello sterminato mondo dell’Indie, spesso si trovano giochi non ortodossi difficili da catalogare per i generi soliti, svariati Puzzle Game, ottimi Platform, giochi Sandbox alla Minecraft, giochi in 2 o 3 dimensioni, giochi brevi e giochi lunghi, o spesso senza fine, giochi Horror molto semplici ma allo stesso tempo ricchi di colpi di scena, First Person Shooter dalla grafica non eccelsa ma godibili oppure giochi dalle tematiche assurde come Retro City Rampage. Su alcuni di  essi si possono creare o giocare Mod prodotte da altri utenti, rendendo i giochi sempre nuovi ed esperienze oltre ogni limite d’immaginazione.

Alla fine vi tocca leggere pure la mia opinione:
Secondo me i giochi Indie, possono essere a volte dei buoni passatempi, alcuni giochi sono veramente ben riusciti sotto tutti i punti di vista e valgono le poche decine di euro spesi, ma alcuni allo stesso modo sono improponibili, diciamo come sempre non è tutto oro quel che luccica, per me un buon equilibrio tra giochi Indie e giochi sviluppati con supporto di Publisher magari sulle saghe videoludiche a cui siamo più legati anche emotivamente è la scelta migliore.