“Hai paura del buio? Non più.”

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Signore e signori, ma voi ricordate quelle sere quando ci equipaggiavamo con i pannoloni livello 30 che bloccavano il 75% (stile GDR) di pupù e giocavamo a Resident Evil? Io intendo le opere di Mikami… quelle di vecchia scuola. Si, Resident Evil 1, 2, e 3. Noi non vogliamo dimenticare nemmeno della collina silente… si, avete capito, Silent Hill. Non mi chiedete perché l’ho chiamato così… forse perché fa figo. Per ultimo, ma non meno importante, Alone in the Dark. Ricordate quel bosco dove la pioggia batteva, inzuppando il nostro protagonista? Ma certo che vi ricordate. I gamers hanno un ottima memoria.
Aspettate, perché ho elencato questi 3 titoli così importanti negli anni 90? Eh beh, questi, signori miei, erano dei veri horror. C’è chi si concentrava su un horror più psicologico, mentre chi buttava in faccia al giocatore la cruda realtà nel restare intrappolato in una città dove imperversa un apocalisse zombie. Chi non ha tremato di fronte al Nemesis? Chi non è scappato di fronte a Pyramid head? Chi non è rimasto terrorizzato dalla fatiscente villa di The New Nigthmare? Si, erano puri. Veri horror. Trasmettevano angoscia e terrore.

Tuttavia, dopo essere passati all’era PS2-PS3, il calo di titoli horror puri è stato vistoso. Abbiamo visto la morte della saga di Mikami, di Silent hill, di Alone in the dark, di Clock Tower, Project zero e via discorrendo. Tutto questo perché? Purtroppo il mercato colpisce ancora e affonda cose che dovrebbero restare a galla. Eh si, la legge del mercato ha reputato il genere horror ormai di nicchia. Non ci sono ricavi per portare titoli TriplaA horror sul mercato.

Siamo nel 2014. La situazione resta ancora grave, ma uno spiraglio fievole si erge all’orizzonte. Cos’è cambiato rispetto agli anni passati? I producer sono sempre della stessa idea. L’horror frutta ancora poco per lanciarlo sul mercato. Solo Mikami ci sta provando in questo periodo. Sta per lanciare The Evil Within, la cui data dovrebbe essere fissata per fine agosto. Oltre al maestro degli horror, c’è una realtà chiamata Indie. Sviluppatori indipendenti. Coloro che, con le loro risorse, cercano di portare sul mercato prettamente digitale, titoli che, nel bene o nel male, non sarebbero mai arrivati, vista la mancanza di un produttore.
Uno degli ultimi indie horror di spessore è stato sicuramente Outlast. Sviluppato da Red Barrels che vanta personale di spessore. Gente che ha lavorato ad Assassin’s Creed, Prince of Persia, Splinter Cell, Uncharted… dunque, persone con un certo talento. Ovviamente, oltre al titolo citato, vi è anche Amnesia. Sviluppato dai The Chinese room, ormai uno studio molto conosciuto dai gamers di tutto il mondo. Il loro prossimo titolo sarà SOMA, un altro horror, ma ad ambientazione sci-fi. Ovviamente ci sono molti altri titolo horror indipendenti in sviluppo (non li riporto tutti) e questo è un segno molto forte. Che l’horror stia ritornando sottoforma di produzione indipendente? Che sia la volta buona per una redenzione di uno dei generi più maestosi che l’industria videoludica abbia mai avuto al suo arco? Ci sono molte possibilità, ma solo il tempo e la dedizione potrà dirlo. Il futuro è molto roseo… o meglio, molto tenebroso per il ritorno dei nostri peggiori incubi.