Il nuovo Army of Two promette bene

Potrei cominciare questo articolo elogiando la qualità dei due precedenti Army of Two ma rischierei forse di andare leggermente fuori tema… però due cose è giusto saperle.  Army of Two è una serie abbastanza strana, si tratta di sparatutto in terza veramente ben fatti e che si fondano su una cooperativa ottima da affrontare sia a schermo condiviso che online.

Fino a qui sembrano due giochi come tanti altri, ma se li giocate ci si rende conto che probabilmente siamo di fronte a 2 tra i migliori tps usciti in questa generazione. Dopo un primo capitolo interessante ma non esaltante arriviamo ad Army of Two il 40esimo giorno, un gioco che si rivela spettacolare sotto tutti i punti di vista: gameplay perfetto, customizzazione armi totale, scelte morali che proiettano inoltre la reazione di queste scelte con dei flash-forward e personaggi duri e brutali quanto basta ma, non senza caratteristiche uniche che li rende differenti dal semplice “soldatino mascherato”.

Oggi esce la demo di Army of Two:il cartello del Diavolo e prontamente appena rincasato la provo. Beh ho ritrovato da subito tutti gli elementi che tanto apprezzo di questa serie, gameplay semplice intutitivo e immediato, comparto tecnico ottimo, customizzazione armi totale, diversi modi di approccarsi alle missioni, divertimento e cooperazione… cooperazione e ancora cooperazione.

Forse è proprio questa la parola magica che lo rende diverso e secondo me superiore a molti tps in circolazione, si fa affidamento l’uno sulla altro, si prosegue assieme nell’avventura e nelle difficoltà crescenti specializzandosi in un ruolo specifico per ogni evenienza.    Questa nuova avventure ambientata in un Messico in balia dei narcotrafficanti sembra davvero promettente, sicuramente non ci spenderò più di un quarantello ma di certo il gioco sarà mio, in attesa per tutti voi che non conoscete il brand consiglio di recuperare Army of Two il 40esimo giorno, fidatevi cambierete il vostro punto di vista sui tps, parola di Saf 🙂