Dopo l’uscita americana ed europea in esclusiva PS3 (rispettivamente il 22 gennaio e il 1 febbraio 2013) del jrpg a stampo classico targato Level-5 e Studio Ghibli, è sicuramente piacevole apprendere che, dopo due settimane consecutive, il gioco continui ad essere al primo posto in classifica delle vendite mondiali, con 175,000 c.a copie vendute, dimostrando una volta per tutte alle altre Software House che stravolgere un genere non sempre è obbligatorio.
Ni no Kuni infatti mantiene e fonde tutti quegli elementi dei jrpg vecchia scuola che tanto appassionavano i giocatori: una trama coinvolgente e ben orchestrata, un’atmosfera ed ambientazione unica completamente dipinta dalle sapienti mani dello Studio Ghibli, accompagnata da una colonna sonora magica composta da Joe Hisaishi (famoso per aver scritto la maggior parte delle colonne sonore dei film d’animazione di Hayao Miyazaki) e un gameplay che si presenta come un ibrido tra il combat system dei vecchi Tales of, del più recente Eternal Sonata, e con una struttura che strizza l’occhio a quella dei Pokemon.
Questo gioco potrebbe essere la rinascita dei jrpg che tanto gli appassionati reclamano? E soprattutto, potrebbe mostrare (e grazie alle vendite dimostrare) a case storiche (qualcuno ha detto Square Enix?) che l’insuccesso di alcune saghe non è dovuto necessariamente alla mancanza di elementi action nel gameplay stesso del gioco, ma semplicemente di quella poesia che avevano i loro vecchi titoli?
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Innanzitutto complimenti per l’articolo ! Se questo è l’inizio non posso che essere lieto che tu faccia parte dello staff 🙂
Condivido la speranza che il titolo possa far riemergere un genere un po’ troppo bistrattato. A mio parere i jrpg hanno ancora molto da dire e Ni No Kuni ne è la dimostrazione lampante.
Grazie mille Lemmy… Sono anch’io contento del successo che sta avendo Ni No Kuni. Sinceramente temevo che avrebbe venduto poco, invece si sta difendendo più che bene e fortunatamente ci sono ancora molte persone che, come noi, amano questo genere che ha dato vita a saghe storiche e che ultimamente è stato dimenticato 🙂