Pokémon Conquest, Spin Off, mai tradotto in italiano

La scrittura di questo articoletto nasce da un articolo scritto pochi giorni fa su questo sito, riguardando i giochi che non arrivano sul mercato europeo, o come in questo caso, ci arrivano, ma non hanno la fortuna di avere una traduzione.

Il gioco in questione è Pokémon Conquest, uno Spin Off, della fortunata serie Pokémon  non sviluppato dalla Gamefreak ma da Tecmo Koei con uno stile di gioco che ricalca quella di Final fantasy Tactics, Advance Wars o  Fire Emblems, in pratica i tattici con il campo di battaglia a scacchiera per intenderci, dove noi allenatori sfidiamo altri allenatori ed i loro pokemon, sono presenti i pokemon fino alla quinta generazioni. Il titolo arrivato in Italia il 27 luglio 2012, un po’ sottotono, in confronto alle assordanti pubblicità della Gamefreak che iniziano appena il gioco viene annunciato, ma sopratutto senza una traduzione del gioco in lingua italiana, cosa a parer mio grave, come spieghero’ in seguito.

Una caratteristica della famosa saga è che anche la quasi totalità dei titoli venduti sono tradotti in italiano, se escludiamo oltre a questo Pokémon Trading Cards Game 2 per Game Boy Colours, con la scusante che non è mai arrivato ufficialmente in Italia, i giochi pokémon vengono tradotti sopratutto per la giovane età del bacino d’utenza che potrebbero trovare ostici alcuni dialoghi.

Ora mi chiedo, nel mercato europeo un gioco come questo con una adeguata pubblicità non avrebbe avuto il suo discreto successo? Per me si, è un titolo che avrei acquistato senza problemi visto che il genere tattico mi piace e oltre a me sarebbe stato acquistato anche da coloro a cui piace la saga ma si sono stufati del gameplay classico e cercano qualcosa di diverso o di particolare, oppure da coloro a cui piacciono i titoli simili sopracitati final fantasy Tactics ecc, insomma, nulla contro ad altri giochi Pokémon ma in confronto ai vari Pokémon Mystery Dungeon questo a parer mio è una spanna sopra, ma quest’ultima è una mia opinione personale, pero’ non mi capacito del fatto che sia passato sotto silenzio mediatico sia televisivo che di riviste di videogiochi sia da siti specializzati in ambito videoludico, ma la cosa più grave che non l’abbiano degnato nemmeno di una traduzione elementare, né in italiano né da quel che ho visto in rete nei vari idiomi europei come tedesco o spagnolo.