Recensione Metroid (NES)

copertina metroid

Piattaforme:
– Nintendo Entertainment System (NES)
– Famicom Disk System
– Game Boy Advance (Serie Classic)
– Wii (Tramite Wii points)
– Nintendo 3DS (Tramite Virtual Console)
 Sviluppatore:
– Nintendo
 Genere:
– Action/Adventure Platform
 Data di pubblicazione:
– Giappone: 6 agosto 1986
– Stati Uniti: 15 agosto 1987
– Europa: 15 gennaio 1988

Magari alle nuove generazioni di giocatori risulterà scontato che nei videogiochi possano comparire sia protagonisti maschili che femminili, ma c’era un epoca, tanto tempo fa, in cui non c’era tutta questa emancipazione nel mondo dei videogiochi, quest’epoca erano gli anni 80.
Torniamo per un momento indietro nel tempo, quando il NES (Nintendo Entertainment System) era sulla cresta dell’onda e stava risollevando il mondo videoludico, prima di Lara Croft, prima di Jill Valentine, c’è stata un eroina che ha segnato un punto di svolta, quest’eroina era Samus Aran!
Tutti conosceranno la ormai famossissima protagonista della saga di Metroid, Samus, grazie al successo dei grandissimi capolavori di giochi creati per svariate generazioni di console, oggi parleremo delle origini di questa saga, delle origini del mito, viaggiando verso l’anno cosmico 20X5, atterrando sul pianeta Zebes ed esplorando l’intricato mondo di Metroid per NES.
Per chi non lo conoscesse, Metroid è un gioco action /adventure, ambientato in uno spazio labirintico in stile platform dove, man mano che si procederà nel gioco, si acquisiranno nuove abilità e grazie a queste sarà possibile, ri-visitando posti già esplorati, andare avanti aprendo porte, passando in cunicoli o spaccando rocce che prima bloccavano il passaggio. Se questo tipo di gameplay vi risultasse banale e già visto, sappiate che fu proprio Metroid a consacrarlo al pubblico dato che fu appunto uno dei primi giochi a spezzare il concetto di platform lineare o a scorrimento.
Fu rilasciato dalla Nintendo R&D1 (Research & Development 1, il più vecchio team di sviluppo Nintendo) nell’ormai lontano 1988  (1987 in america, 1986 in giappone) grazie alla mente di Gunpei Yokoi, creatore, tra le varie cose, del Game Boy. Originariamente rilasciato per NES, ha avuto dei port anche su Game Boy Advance, nella serie classic e successivamente su Wii e 3DS.

La prima cosa fondamentale da dire riguardo questo gioco è che sconvolse molti giocatori dell’epoca abituati ad utilizzare protagonisti maschili nei videogame (ad eccezione forse di Miss Pacman), dato che Samus per tutta la durata del gioco indossa un armatura che non permette di distinguerne il sesso, ma una volta completato il gioco (se questo avviene entro le 5 ore), si rivelerà, nella schermata finale, essere una donna.
Molti avevano dato per scontato che un protagonista così agguerrito che spara, sconfigge mostri e Pirati Spaziali, fosse un maschio, perchè comunque quello era lo stereotipo e quella era la concezione predominante dell’epoca, ma Metroid ha scardinato questo stereotipo, creando una protagonista femminile che avrebbe fatto le scarpe a molti altri eroi concorrenti e che entrò nei cuori di moltissimi giocatori, facendo crollare la concezione che il protagonista di un videogioco d’azione debba essere prettamente maschile e piantando così  il seme che sarebbe poi germogliato e consolidato con le nuove generazioni di eroine.

Ma cominciamo adesso ad analizzarlo nel dettaglio: se per i giochi del NES la parte più importante è spesso il gameplay, credo che per questo particolare titolo, la trama abbia un ruolo fondamentale e forse è proprio uno dei punti di forza del gioco e quindi vale la pena soffermarcisi per un momento.

TRAMA:
Gli scienziati della Federazione Galattica, nell’anno cosmico 20X5, vengono a conoscenza di una nuova forma di vita che abita il pianeta SR-388, battezzandola Metroid. La scoperta di queste creature capaci di assorbire, tramite contatto, l’energia vitale delle loro prede ed incanalarla nel loro sistema cerebrale porta così alla luce le grandi potenzialità criminali che possono derivare dal loro utilizzo, infatti i Pirati Spaziali, una specie di mercenari alieni capitanati dal Cervello Madre (Mother Brain) e rifugiati sul pianeta fortificato Zebes, stava conducendo esperimenti su queste creature per crerare una nuova arma da utilizzare a proprio vantaggio.
Così la Federazione decide di incaricare Samus Aran, una cacciatrice di taglie famosa in tutta la galassia per le sue imprese, di atterrare su Zebes e porre fine alla minaccia derivata dai Pirati Spaziali.
Ma il pianeta Zebes nasconde ben altro, difatti Samus scoprirà i resti di un antica civilta chiamata Chozo (creature umanoidi dalla fattezze di uccello) che era originaria proprio di quel pianetà. Successivamente nel corso della storia, portata avanti anche da altri capitoli della saga, scopriremo che questa antica civiltà ha a che fare sia con i Metroid che con l’infanzia di Samus.

GAMEPLAY:
Per quanto riguarda lo stile di gioco, noi controlleremo Samus che dovrà farsi strada su ambienti platform in due dimensioni, spesso collegati da porte o ascensori e suddivisi in cinque aree di gioco, Brinstar, Norfair, Tourian e i rispettivi nascondigli di Kraid e Ridley, due dei tre boss presenti nel gioco; sconfitti i due boss, avremo accesso al covo del Cervello Madre (Tourian).
Cominceremo con un’arma debole che ci permetterà di sparare proiettili solo a corto raggio ma in ogni area troveremo potenziamenti per la speciale tuta di Samus, alcuni di questi ci conferiranno abilità e spari aggiuntivi, come spari congelanti o che attraversano le pareti, altri aumenteranno l’energia o le munizioni. Possiamo raccogliere i potenziamenti in vari modi, sconfiggendo i boss, trovandoli nascosti nella mappa, oppure tramite le statue Chozo, statue che raffigurano la specie ormai estinta e che reggono tra le mani delle particolari sfere al cui interno si nascondono dei power-up. Ognuna delle abilità che Samus guadagnerà, ci aiuterà ad andare avanti nel gioco, aprendo passaggi prima inaccesibili, i missili ci permettono di aprire particolari porte, la Termotuta ci permette di accedere ad aree dove la temperatura sarebbe normalmente troppo alta, la Morfosfera ci permette di ridurre le dimensioni di Samus trasformandola in una piccola sfera per poterle permettere di passare attraverso cunicoli particolarmente stretti e così via.
Sicuramente pionieristico per quanto riguarda il metodo di esplorazione dei livelli e le meccaniche dell’utilizzo delle abilità per procedere con la storia, risulta molto interessante, ma passiamo adesso ai vari difetti.
Il gioco purtroppo è datato e non ha resistito troppo bene con l’impatto del tempo, la prima cosa che salterà all’occhio sarà sicuramente l’effetto spaesante delle ambientazioni, ho già utilizzato parole come “labirintico” e “intricato” perchè sono due parole che descrivono appieno il mondo di Metroid, dato che non avrete a disposizione nessuna mappa da consultare e grazie anche alla grafica, forse un pò ripetitiva, sarà veramente dura ricordarsi le parti di area che abbiamo già visitato, detto in poche parole, vi sentirete come un topo in un gigantesco labirinto; è vero che ai giorni nostri esiste internet, dove possiamo trovare un infinità di mappe da consultare per ovviare a questo problema, ma immaginatevi di essere un ragazzino o una ragazzina degli anni 80, la cui unica fonte di informazione erano le riviste, per lo più commercializzate in america…
Insomma trovare tutti i potenziamenti per la vostra tuta, scovare i boss e finalmente arrivare al Cervello Madre e sconfiggerlo senza consultare una mappa, significa perdere svariate ore e difficilmente questo è possibile in una sola seduta di gioco, ecco che qui viene fuori il secondo grande difetto di Metroid, il fatto che, come molti altri titoli  per NES, non ha una funzione di salvataggio, per riprendere il gioco da dove eravate arrivati, dovrete segnarvi una password e inserirla ad ogni nuova partita, ritrovandovi ogni volta alla prima schermata di gioco, certo, con tutti i potenziamenti ottenuti fino a quel punto e con i boss sconfitti, ma dovrete comunque ripercorrere tutta la strada fino a dove eravate arrivati l’ultima volta e… vi ho già menzionato che non avete una mappa? Già, questi difetti se pure le meccaniche di gioco sono molto interessanti, non vi faranno apprezzare a pieno questo titolo, perchè risulteranno molto fastidiosi.
L’ultima cosa che credo rimane da dire riguarda la difficoltà, questo gioco necessita di una buona dose di impegno per essere portato a termine, non stiamo parlando di difficoltà al livello di titoli come “Ninja Gaiden” o “Ghost ‘N’ Goblins” ma vi assicuro che non è nemmeno uno dei giochi più semplici. Anche se tralasciamo il fatto di non avere una mappa e ovviamo a questo consultandone una su internet, affrontare i nemici e i boss all’interno dei livelli richiede impegno, almeno nelle prime fasi di gioco, quando avrete appena iniziato e la vostra tuta non avrà potenziamenti, infatti non è necessario raccogliere tutte le espansioni per l’energia e i missili per completare il gioco ma è altamente consigliato prenderne il più possibile. Però possiamo spezzare una lancia a favore di Metroid per quanto riguarda la difficoltà, dato che non dipende da errori di programmazione o da un testing poco approfondito, ma semplicemente richiede riflessi e una certa dose di impegno, in pratica la difficoltà dipende molto dall’abilità del giocatore e personalmente è una caratteristica che io apprezzo in un gioco.

GRAFICA E SONORO:
Per quanto riguarda la grafica non c’è molto da dire, la grafica è senza infamia e sanze lode, si forse un pò datata, ma non fatevi scoraggiare dalle grafiche datate, io sono dell’opinione che la grafica in un gioco non conta e che quindi non vale la pena analizzarla più di tanto, basta non lasciarsi intimorire e qui mi riferisco magari ai giocatori più giovani che sono abituati alle console di ultima generazione dove la grafica è tutto, non lasciatevi scoraggiare perchè potreste perdere delle vere e proprie perle.
Il sonoro è ottimo a mio parere, la musica accompagna bene le partite e ricrea ottimamente l’atmosfera un pò cupa delle caverne di Zebes.

In conclusione, dato che ho parlato molto dei difetti, penso che alcuni giocatori rinunceranno in partenza, ma penso anche che non dovrebbero, perchè personalmente reputo Metroid un buon gioco, che facendo una media tra pregi e difetti arriva abbondantemente alla sufficienza, chiunque dovrebbe provarlo almeno una volta, anche soltanto per rivivere un epoca ormai andata e scoprire com’è nata una saga che è durata fino ai giorni nostri senza mai perdere lo smalto di cui era fatta. Naturalmente è cosnigliatissimo ad ogni appassionato di retrogame che non l’abbia ancora provato o ai fanatici della saga (come me).

CURIOSITÀ:
È possibile giocare a “Metroid” come gioco bonus in “Metroid Prime”, avendo finito “Metroid Fusion” per Game Boy Advance e utilizzando il cavo per connetterlo il Game Cube, oppure come gioco bonus in “Metroid Zero Mission” dopo averlo concluso nella difficoltà normale (appare nella voce opzioni).
Sono presenti diversi finali:
– Completando il gioco entro tre ore si vedrà Samus senza armatura e sarà possibile ricominciare il gioco in quella veste.
– Completando il gioco entro cinque ore, Samus sarà senza casco.
– Completando il gioco entro dieci ore, Samus comparirà con indosso l’armatura.
– Completando il gioco in più di dieci ore, Samus comparirà con indosso l’armatura e voltata di spalle.
– Completando invece il gioco per la seconda volta in meno di un ora, Samus comparirà nella schermata finale in bikini.