Oltre stupide apparenze

apparenza-300x285Da dove sia arrivata l’ispirazione per questo articolo è un mistero. Del resto si sa che il sottoscritto è un grande estimatore dei simulatori di locomotiva canadese,che minchia c’entra la mia persona coi titoli di stampo orientale?!? E’ un bel interrogativo non trovate?

Mettiamo da parte l’ironia riferita al mio costante parlare di videogiochi giapponesi (come se ci fosse bisogno di specificare u.u) e adesso,da bravo giappominchia (Come mi definì Baffo in un recente podcast xD),vi introduco all’argomento:

Le giapponesate.
Termine usato spessissimo in ambito videoludico per definire da una parte i titoli realmente carenti di contenuti e qualità arrivati dalla terra del sol levante,accatastati nei nostri negozi solo per far trastullare allegramente amanti della perversione tipica della terra di provenienza.
Dall’altra…TUTTI i titoli nipponici. (O perlomeno tutti quelli che si presentano con colori sgargianti,armi appariscenti e personaggi con occhi o seni sproporzionati).
“De gustibus non disputandum est”
E ci mancherebbe! Personalmente apprezzo la direzione artistica e lo stile orientaleggiante anche quando risulta essere un po’ eccessivo (E sottolineo di aver posto dei limiti a ciò scrivendo ” un po’ “) ma se così non fosse ciò dovrebbe autorizzarmi a sminuire un’opera solo perché ideata e sviluppata da una mentalità influenzata da una cultura e un educazione diversa dalla mia? (E chi ancora sta pensando che mi riferisca a chi disegna le donne-gatto nude sappia che è un demente -_-)
…Troppe parentesi tonde.
Si sa che i pregiudizi sono duri a morire,basta un approccio sbagliato per erigere nella nostra mente barriere di cemento armato con un bel dito medio stampato sopra,giusto per far capire che facciamo sul serio e siamo i-n-a-m-o-v-i-b-i-l-i. Ciò però non giustifica certi modi di porsi: Può non piacermi lo stile di disegno,di scrittura,musicale ecc particolarmente est-friendly ma è necessario saper distinguere il “Troppo giapponese” dal “Troppo giapponese per me” magari non fermandosi alle apparenze e cercando di andare oltre un paio di iridi grandi come pompelmi. Per spiegare meglio cosa intendo dire vi propongo come esempio tre JRPG (Ah! Ce l’ho fatta a inserirli anche qui :3 ) : Hyper Dimension Neptunia,Tales of Graces F e The World Ends With You. Rispettivamente: “Giapponesata”,”Giapponesata soggettiva” e “Se questa è una giapponesata io sono una torta di mele” (Si sto mangiando una torta di mele mentre scrivo…e sto ricominciando con le parentesi u.u”).

Il primo dei tre,aldilà di aspetti interessanti e parodistici della trama nell’ambito console war,è puro fan service. Stile anime abbastanza banalotto,atmosfere provocanti e maggiorate seminude che combattono. Credo di non dover aggiungere altro,è oggettivamente una giapponesata. Persino un amante di questa variante kawai di “Intrattenimento casalingo manuale” non faticherebbe ad ammetterlo,ok è una giapponesata che si fa carico di una potente ironia e pertanto si può adottare la scusante del “E’ fatto apposta” ma se anche così fosse rimane tale aldilà dei suoi fini. Per dirla in termini schietti: Un paio di melones sono un paio di melones da qualunque angolazione li guardi. Inoltre volendo inserire il mio soggettivo,e in questo caso inutile,parere non mi “ispira” la pornografia (neanche quella sottile) in un’opera animata o che adotta tale stile,ergo non riesco a vedere il disegno di una ragazza seminuda come un pregio in questo genere di giochi. Che poi a dirla tutta se volete vedere una topa,FFIX is the way!
Freya_FFIX_Art

Ehi ma che pensavate? Maliziosi!

Battute discutibili a parte,parliamo del secondo: Tales of Graces F è una giapponesata? Si e no.
Qui sta tutto a voi: Se non apprezzate l’umorismo made in japan i personaggi vi staranno perennemente sul culo e li vedrete come un accozzaglia immonda di stereotipi,se invece lo apprezzate vi ci affezionerete e li considererete più che sufficienti dopo che vi avranno strappato un paio di risate.
Se apprezzate tematiche come l’amicizia e atmosfere dolci sappiate che sarà il vostro eden,se odiate entrambe e andate a messa tutte le domeniche vi ci ritroverete nell’eden poiché vi sparerete in gola dopo 2 ore di gioco.
E infine c’è TWEWY. Ci sono ideogrammi,personaggi sessualmente ambigui e il mondo è praticamente una clinica di anoressici. E nonostante ciò nessuno,e sottolineo nessuno,che abbia ultimato il titolo avrebbe il coraggio di definirlo una giapponesata. Trame così pregne di significato e personaggi in costante evoluzione in grado di mantenere un livello di empatia altissimo col giocatore non si vedono affatto tutti i giorni,specie in titoli che puntano su un rapporto di parità e equilibrio tra gameplay e narrativa. Ok forse proprio il gameplay potrebbe risultare l’aspetto più orientalmente ostico con cui venire a patti,in quanto richiede molta skill essendo estremamente frenetico (Attenzione: Ho scritto che è giapponese non che è una giapponesata…ultima parentesi giuro) ma a parte questo è sicuramente uno dei titoli più ricchi di idee ben sfruttate e gestite della settima generazione ed esattamente come Neptunia,Tales of Graces e moltissimi altri (Non necessariamente JRPG…ultimissima parentesi! stragiuro!!) viene dalla terra del sol levante.
Un luogo pieno di personalità e menti brillanti quanto di pervertiti e affamati di fandom,un luogo dove a quanto pare dovranno decidersi a etichettare i propri prodotti per evitare fraintendimenti da parte di “grandi esperti”: Sull’ultimo simulatore di tentacoli curiosi dovrà essere scritto a caratteri cubitali “Venite…a comprarlo” mentre su di un futuro TWEWY,Xenoblade o Lost Odyssey “Ho molto da dire,dammi la possibilità di farlo”
In un certo senso le opere giapponesi e le giapponesate sono come due fratelli,quasi gemelli nei tratti eppure così diversi nelle ideologie e nel modo di esprimersi. I “grandi esperti” sopracitati? Potrei paragonarli ai compagnetti di scuola stronzi che,noncuranti della loro identità,li prendono in giro perché hanno entrambi gli occhi grandi.