The Settlers come Age of Empires, destini in comune?

PREMESSA

Ormai la strada degli strategici in tempo reale, ossia quel genere di giochi in cui ,detto in soldoni, ti crei o prendi possesso di una civiltà la fai evolvere e la fai arricchire con il lavoro dei tuoi contadini, minatori, soldati, mercanti, falegnami ecc, e mandi i loro figli ben equipaggiati ed addestrati a morire per eliminare i tuoi avversari e conquistare le loro ricchezze, tutto questo in tempo reale, i primi titoli di questo genere risalgono addirittura ai primi anni 90 spesso su sistemi Dos, con grafiche pixelose da far pietà, poi chiaramente si sono evoluti con l’evolversi della tecnologia fino ad arrivare all’argomento di cui voglio parlare oggi.

CASO AGE OF EMPIRES ONLINE

Prima di iniziare a parlare di The Settlers pero’ non posso fare a meno di parlare dell’ evento che più mi lascio’ basito e arrabbiato allo stesso tempo, io grande fan e assiduo giocatore di Age Of Empires II venni a scoprire che Microsoft dopo l’uscita di Age of Empires III che non fu un successo come il predecessore, volle riprovare proponendo un nuovo titolo dal nome beta AOE IV, io ero molto interessato al titolo, sopratutto come fan della serie, coi miei amici discutevamo ed eravamo tutti fiduciosi, e le discussioni erano più o meno tutte su questo tema “Beh, hanno fatto un mezzo errore, ora si rimettono in carreggiata, magari aggiungono campagne nuove, civilità nuove, tantissimi potenziamenti aggiuntivi e chissà qualche extra che male non fa”. Quanto ci sbagliavamo, poco dopo l’annuncio arrivo’ davvero il nuovo Age of empires, ma era chiamato “Online”, allora da ignoranti come eravamo pensammo, vabbè avranno ampliato il multiplayer, ( e visto che era il periodo in cui il multiplayer lo mettevano pure nei giochi tipo solitario di carte su PC non ci allarmammo), ma la batosta arrivo’ quando ci mettemmo le mani sopra, era diventato un browser game, ossia un gioco online da giocare tramite il software di navigazione internet, senza scaricare nulla, peggio free to play con componenti non necessarie a pagamento, cosa che aborro a prescindere e per di più, avevano cestinato tutto quello che era la mia componente preferita, le campagne Offline, cioè delle mappe riunite da un filo narrativo con particolari caratteristiche in cui la cosa più importante era la presenza di una storia più o meno romanzata di un personaggio storico. Nel secondo capitolo scendevamo al fianco di figure del calibro di Saladino, William Wallace, Giovanna d’Arco, Federico I Hohenstaufen detto il Barbarossa, insomma personaggi che anche nella cultura medievale europea erano dei giganti, bene, tutto questo sparito, hanno preferito rendere il gioco un contenitori di persone che si contendono delle risorse, all’infinito e se dopo un po’ ti stufi del classico gioco comprati un booster pack con cui sblocchi in pratica la vecchia modalità “battaglia casuale” di AOE II dove puoi vincere dei trofei, denaro del gioco o collezionabili che ovviamente non puoi avere nel gioco gratis. Abbandonai il gioco dopo poche ore di gioco con l’amaro in bocca e gli occhi carichi d’odio verso coloro che per denaro hanno affossato uno dei brand che hanno relegato in casa migliaia di giocatori in tutto il mondo per anni.

THE SETTLERS ONLINE

Oggi navigavo sul sito di Ubisoft, la nostra cara casa di sviluppo di Rayman, Assassin’s Creed, Far Cry, Prince of Persia e altri capolavori più o meno immortali, la mia vista si fermo’ in un angoletto delle news, ho notato un link che riportava come titolo “The Settlers Online” e nella mente quell’Online inizio’ ad echeggiarmi come quando si getta un sasso in uno specchio d’acqua che fa le caratteristiche onde. Online? in pratica hanno preso un altro titolo RTS, un’altra saga storica ancora più antica di AOE e l’hanno resa un free to play, con contenuti scaricabili, browser game senza campagna in single player, o generazione di battaglie in multiplayer come “deathmatch”.

MOMENTO RIFLESSIONI

Mi chiedo, alla luce dei fatti, ma solo io mi incavolo a vedere queste cose? Insomma, mi rivolgo sopratutto a coloro che hanno giocato ai classici Age of Empires o The Settlers o ad altri RTS negli anni ’90, non vi sentite traditi da questi brand che vendono il loro nome a ditte di sviluppo minori per produrre giochi che con il gioco, tanto caro ai fan, da cui prende il nome non ha nulla a che fare?

MICROSOFT CORRE AI RIPARI

Il 9 aprile ’13 su Steam appare un gioco che riporta i fan della vecchia guardia sull’attenti, un remake in HD di Age of empires II con un motore di gioco secondo Microsoft più potente per gestire le texture migliorate in HD e cosa molto importante la possibilità di giocarlo attraverso Steam cosi’ da tenere sotto controllo tutti i vostri amici in linea e fare sfide fino a 8 giocatori in simultanea, sembra proprio essere un colpo vincente da parte di Microsoft, visto la magra figura di AOE Online, qualsiasi cosa sarebbe andata bene. Spero in futuro che pure The Settlers potrà vantare un’ HD edition di qualche suo titolo meglio riuscito, ma questo si vedrà.